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Uso degli ausiliari

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Uso degli ausiliari


VERBI TRANSITIVI E INTRANSITIVI


1. VERBI TRANSITIVI


I verbi transitivi sono quelli che permettono al soggetto di "agire", di trasferire l'azione sull'oggetto.

A secondo del rapporto reciproco tra soggetto e verbo si distinguono:
a) forma attiva- ausiliare AVERE
  - Egli scrive/ha scritto la lettera.

b) forma passiva - ausiliare ESSERE
  - Il giornale è letto/è stato letto da loro.

c) forma riflessiva - ausiliare ESSERE
  - Egli si è lavato (riflessivo reale)
  - Egli si è fatto il caffè (riflessivo apparente)
  - Loro si sono conosciuti durante le vacanze (riflessivo reciproco)

2. VERBI INTRANSITIVI


I verbi intransitivi sono quelli che esprimono un'azione o condizione che rimane sul soggetto
.
a) hanno l'ausiliare AVERE
quando il verbo intransitivo esprime attività o necessità fisica, mentale, spirituale del soggetto.
- Ho dormito bene
- Abbiamo camminato molto.
- Ha pensato a tutto lei.
- Hai riflettuto bene?

b) hanno l'ausiliare ESSERE
quando il verbo intransitivo indica uno stato, condizione, modo di essere del soggetto.
- Le viole sono sbocciate.
- Elena è entrata in quel negozio e non è ancora uscita.
- I Rossi sono rincasati tardi.
- E' andato via subito.

N.B. I verbi TRANSITIVI e INTRANSITIVI possono avere la costruzione impersonale con l'uso della particella SI come soggetto indefinito.

- Si è letto il giornale.
- Si è arrivati appena in tempo.
- Si sono dette molte cose stupide.
- Si è viaggiato molto.

Particolarità dell'uso degli ausiliari


Certi verbi: CORRERE
- SALTARE - VOLARE, e anche SCENDERE e SALIRE, possono essere usati intransitivi con entrambi gli ausiliari, ma:

Prendono l'ausiliare ESSERE quando è indicata la direzione o la destinazione dichiarata e sottintesa, lo scopo o la finalità che il soggetto vuole raggiungere
:
- Mario è corso in cerca di aiuto.
- Siamo scesi in fretta in piazza.
- La bambina è corsa dal babbo.
- Siamo saliti sull'autobus in Via Cavour.
- Il pappagallino è volato via.
- Il vagabondo è saltato dal treno.

Prendono l'ausiliare
AVERE quando non c'è scopo, ma solo movimento fino a se stesso o è messa in evidenza l'azione:
- Arturo ha corso tanto.
- Loro hanno salito le scale di corsa.
- Il cavallo ha saltato la siepe.
- Arturo ha sceso le scale lentamente.
- Il pilota ha voltato su New York.
- Hai corso un brutto pericolo (figurativo).

I VERBI SERVILI

DOVERE - POTERE - VOLERE, sono verbi transitivi che hanno un significato proprio:
- Quanto ti devo? ( Quanti soldi ti devo dare/restituire)
- E' un uomo importante,  può molto. (E' molto influente)
- La legge lo vuole. ( La legge lo impone/richiede)
ma si usano spesso come "servili", cioè servono l'infinito di un altro verbo per aggiungervi un'importante determinazione.

- Devo andarmene  
(All'idea di andare via/andarmene si aggiunge quella di dovere).
- Non posso dormire.
(All'idea di dormire si aggiunge quella di non potere)
- Domani voglio partire presto.
(All'idea di partire si aggiunge quella di volere)
Questi verbi prendono, nei tempi composti, generalmente l'ausiliare del verbo che "servono":

- Sono dovuto uscire. (sono uscito)
- Arturo ha voluto cucinare. (ha cucinato)
- Con quel rumore continuo non ha potuto riposare. (ha riposato)
ma quando si vuole rilevare l'importanza e la preminenza della volontà, della possibilità e del dovere, si usa l'ausiliare "avere":

- Ho voluto restare per vedere quello che succedeva.
e anche quando l'infinito è sottinteso:

- Sei poi andato a quella conferenza? Sì, ho dovuto.
Con la forma riflessiva l'ausiliare dei verbi servili è "essere" quando la particella pronominale (mi - ti - si - vi - vi) precede il verbo servile
,
- Si è voluto alzare presto.
- Ci siamo dovuti trasferire.
- Non si sono potuti incontrare.
ma se la particella pronominale è unita all'infinito, i verbi servili prendono l'ausiliare "avere",

- Ha voluto alzarsi presto.
- Abbiamo dovuto trasferirci.
- Non hanno potuto incontrarsi.
Altri verbi si usano talvolta come "servili", però non modificano sostanzialmente il significato del verbo all'infinito a cui si accompagnano, e nei tempi composti mantengono il proprio ausiliare.

I principali sono: incominciare - riuscire - terminare - finire - preferire - lasciare - sapere - desiderare - fare
.
- Il paziente ha finito di agitarsi.
- Li ha lasciati andare.
- Non hanno saputo rispondere.
- E' riuscito a prendere ciò che voleva.
  
Molti verbi possono esser usati sia come transitivi sia come intransitivi; quando sono usati transitivamente prendono l'ausiliare AVERE.

- I negozianti hanno aumentato i prezzi.
- Ha cambiato casa.
- Ha vissuto una brutta esperienza.
- Ho finito il mio racconto.
- Mario ha suonato il campanello
e quando sono usati intransitivamente prendono l'ausiliare ESSERE.

- I prezzi sono aumentati.
- Arturo è cambiato molto da quando si è sposato.
- Lui è vissuto a lungo.
- La partita di calcio è appena finita.
Il verbo suonare, come intransitivo prende l'ausiliare ESSERE e di solito viene prima del nome:

- E' suonato il campanello.
- E' suonata la sveglia.
oppure prende l'ausiliare AVERE e di solito va dopo il nome.

- Le campane hanno suonato a festa
- La sveglia non ha suonato.

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